GALLA PLACIDIA E IL SUO MAUSOLEO A RAVENNA: UN CAPOLAVORO DEL MOSAICO ANTICO
Il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna è uno dei più straordinari monumenti della tarda antichità, decorato da mosaici di rara bellezza. Una vera e propria «Cappella Sistina» del mosaico paleocristiano, che vale la pena di visitare almeno una volta nella vita.
Accanto ad esso un tempo esisteva la Basilica della Santa Croce, di cui rimangono poche tracce, e a breve distanza è la Basilica di San Vitale, decorata da altri meravigliosi mosaici. Il Mausoleo si data nella prima metà del V sec. d.C., fra il 425 ed il 450.
Secondo gli studi più recenti il Mausoleo non fu costruito come tomba per l’imperatrice Galla Placidia, che venne sepolta a Roma. Sembra che lei stessa l’abbia costruito assieme alla Basilica di Santa Croce come sacello familiare o cappella sepolcrale dinastica collegata alla Basilica stessa.
Per questo motivo i tre sarcofagi al suo interno vengono ipoteticamente attribuiti agli imperatori Costanzo III, Onorio e Valentiniano III, che rispettivamente erano marito, fratellastro e figlio di Galla Placidia. In seguito divenne un oratorio privato dedicato a San Lorenzo martire, che infatti è raffigurato nella lunetta di fronte all’ingresso; lì si custodivano le reliquie venerate dalla famiglia imperiale.
La pianta dell’edificio è a croce latina, con quattro bracci orientati verso i quattro punti cardinali. Nelle lunette sono raffigurati i quattro elementi naturali: Acqua, Fuoco, Terra e Aria. Come vedremo il numero quattro ricorre costantemente in tutto l’edificio.
L’unico ingresso sul lato nord ha un corridoio (dromos) coperto da una volta a botte rivestita in mosaico a fondo blu, tempestato di rosette bianche e azzurre. Nella lunetta sopra la porta è raffigurato il Buon Pastore circondato dalle pecore e sotto di lui uno dei quattro elementi naturali, la Terra.
Nella lunetta sul lato opposto sud è raffigurato San Lorenzo con la graticola, sotto la quale si vede un secondo elemento naturale, il Fuoco. A sinistra si nota un armadio che contiene i quattro libri dei Vangeli sui quali sono scritti i nomi degli evangelisti. La volta a botte che copre il braccio sud della croce latina ha lo stesso mosaico del corridoio d’ingresso, con rosette bianche e azzurre.
Le lunette dei bracci est e ovest sono uguali e simmetriche: vi sono raffigurati due cervi affrontati circondati da girali vegetali: in basso al centro vi è la raffigurazione simbolica dell’Acqua mentre sotto quella ovest è il quarto elemento naturale, l’Aria, rappresentata da due piume.
Le volte a botte che coprono i due bracci est e ovest sono decorate da un cespo di acanto e girali con foglie di vite, nei quali sono inserite due figure di apostoli; in alto è un cerchio con il Cristogramma, l’Alfa e l’Omega. (Gesù disse agli Apostoli «Io sono la Vite» ed anche «Io sono Alfa e Omega, il principio e la fine»).
La parte centrale del Mausoleo, sulla quale si aprono i quattro bracci della croce latina, ha in alto una torretta quadrata coperta da una cupola rivestita di mosaico a fondo blu, tempestato di stelle dorate di dimensioni crescenti; al centro si vede la Croce, e nei quattro pennacchi sono raffigurati i quattro evangelisti.
Nelle pareti della torretta vi sono altre quattro lunette in mosaico, ciascuna con due Apostoli posti ai lati di una finestra centrale; sotto di loro si vede un kantharos con due colombe, oppure una coppa con le colombe che bevono l’acqua. Le colombe rappresentano lo Spirito Santo e alludono all’abbeverarsi all'acqua dell’immortalità; ma sono anche una citazione del celebre Mosaico delle Colombe della Villa Adriana di Tivoli.
Nel Mausoleo di Galla Placidia il numero quattro è ricorrente, sia nell’architettura che nei mosaici. Quattro sono i bracci della croce latina, orientati verso i quattro punti cardinali. Quattro le lunette, nelle quali sono raffigurati i quattro elementi naturali: Acqua, Fuoco, Terra e Aria. La torretta quadrata (quattro lati) ha altre quattro lunette con quattro coppie di apostoli e quattro finestre. La cupola chiusa che copre la torretta ha i quattro evangelisti nei pennacchi. In due lunette si vedono quattro cervi affrontati, in un'altra i quattro Vangeli.
L’orientamento verso i quattro punti cardinali è analogo a quello di altri sepolcri antichi, che vediamo ad esempio nei Mausolei romani di Cecilia Metella, di Augusto e di Adriano (l’attuale Castel Sant’Angelo): tutti avevano un basamento quadrato orientato verso i punti cardinali che sostiene il corpo di fabbrica circolare a forma di torre.
Il quadrato che contiene un cerchio era il Templum etrusco, cioè la raffigurazione sacra e simbolica del mondo: il quadrato rappresentava la Terra e il cerchio il Cosmo. Tale schema si ripete anche nel Mausoleo di Galla Placidia, dove la torretta quadrata (orientata verso i punti cardinali) sostiene e contiene il cerchio della cupola centrale dove è raffigurata la Croce che è orientata verso est, il punto in cui sorge il Sole.