Questo imponente edificio è uno dei meglio conservati della Villa, e si trova in posizione defilata fra l'Edificio con Pilastri Dorici e l'Edificio con Criptoportico e Peschiera. Le fonti antiche ne parlano poco perché qui non sono state rinvenute sculture, marmi o altri oggetti preziosi.

Il nome è di fantasia, è stato creato nel Novecento da Lugli perché la sua pianta è simile a quella della Caserma dei Vigili di Ostia. Dopo una serie di devastanti incendi, nelle città romane si costruirono edifici destinati ai Vigili del fuoco; qualcosa del genere doveva esistere anche a Villa Adriana.

L'ingresso principale immette in una grande corte centrale sulla quale si aprono diversi ambienti disposti su più piani. Rimangono gli alti muri con molte mensole di travertino che sostenevano i soppalchi in legno dei vari piani; le volte a crociera sono crollate.
Sulla corte centrale si affacciavano dei ballatoi e vi erano scale in legno che permettevano di salire ai piani superiori.

La struttura è analoga a quella degli ambienti delle Cento Camerelle o delle Sostruzioni del Pretorio che avevano gli stessi soppalchi in legno sostenuti da mensole di travertino, ed erano destinati ad alloggiare gli schiavi a servizio della Villa.
Sul retro dell'edificio vi è un ambiente che serviva da guardiola e dava accesso ad una latrina multipla preceduta da un ambiente per il custode della stessa, il latrinarius.

La Caserma dei Vigili ha semplici pavimenti in mosaico bianco privo di decorazioni oppure in opus spicatum (mattoncini disposti a lisca di pesce); le pareti erano intonacate. La modestia della decorazione e la latrina a più posti indicano che faceva parte dei quartieri di servizio della Villa.
Vi sono vare ipotesi sulla sua destinazione d'uso: caserma per i Pretoriani oppure alloggiamento per gli schiavi; o ancora magazzino per le derrate alimentari e forse per le cucine che servivano i vicini Triclini del Palazzo Imperiale e di Piazza d'Oro.