Roccabruna è un grosso ‘cubo’ quadrangolare in muratura che aveva un Tempietto al piano superiore oggi scomparso.
Al piano inferiore vi è una grande sala circolare – nove metri di diametro – coperta da una cupola chiusa. Nella sala si entra dalla porta principale dell’edificio, sopra la quale si vede una finestra rettangolare ‘a bocca di lupo’ (come nei castelli medievali), che all’interno diventa una stretta feritoia.
Nei giorni del Solstizio estivo, al tramonto, i raggi del Sole entrano da quella feritoia – che era un ‘condotto luminoso’ – e creano una Lama di Luce all’interno della cupola: fa un percorso ad arco, diventa rossa e poi si spegne.
Il Sole tramonta al centro della porta ed illumina la nicchia di fronte.
Questa “magia luminosa” si vede dalle 19:30 alle 20:45, solo nei giorni del Solstizio estivo (dal 19 al 23 giugno) perché l’edificio è orientato astronomicamente a 300°, per catturare la luce solo da quel punto.
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Come spieghiamo nel nostro libro «Villa Adriana. Architettura Celeste. I segreti dei Solstizi», la Lama di Luce era un segreto, un segnale sacro luminoso che manifestava la presenza della divinità.
A Roccabruna è stata trovata una base di candelabro con simboli della dea egizia Iside: probabilmente l'edificio era dedicato al suo culto, che si sovrappose a quello della dea italica Fors Fortuna, che veniva festeggiata dai Romani nei giorni del Solstizio estivo (21 giugno).
Queste illuminazioni (ierofanie) studiate dall’Archeoastronomia ci danno una nuova chiave di interpretazione della funzione e significato simbolico di Roccabruna e dell’Accademia, che sorgono sulla terrazza artificiale più alta della Villa: la Spianata dell’Accademia. Era una vera e propria acropoli, un'area sacra dedicata a culti misterici, ai quali Adriano era affiliato.
Purtroppo non mi è mai stato possibile mostrare al pubblico questa straordinaria magia luminosa creata dall'imperatore Adriano, che si affianca a quelle da me scoperte nel Pantheon (Arco e Quadrato di Luce) e di Castel Sant'Angelo a Roma (Rettangolo di Luce) che ho pubblicato in altri due libri con Rirella Editrice.