Gli Hospitalia hanno un ampio corridoio centrale, lungo il quale si aprono dieci cubicoli (camere da letto): ognuno ha tre nicchie rettangolari dove erano sistemati i letti. I loro pavimenti in mosaico bianco e nero sono un vero e proprio campionario di disegni diversi, uno più bello dell'altro.
Il quadrato centrale del pavimento a mosaico dei cubicoli ha la decorazione più bella e complessa, con motivi vegetali stilizzati e arabescati tipici dell'epoca adrianea.
Sono disegni unici, creati "in esclusiva" per l'imperatore, un repertorio incredibile con quadrifogli, rosette, bucrani, palmette, vasi.
Il pavimento delle nicchie rettangolari era in parte nascosto dai letti e quindi il mosaico aveva disegni più semplici: rettangoli, quadrati, cerchi o triangoli in varie combinazioni.
In fondo al corridoio centrale degli Hospitalia si apre
un grande ambiente con una base per una statua, che probabilmente era un sacello. Il pavimento è in mosaico con cerchi allacciati che formano esagoni. Quando il mosaico fu strappato per restaurarlo negli anni '60, sotto di esso fu trovata la sinopia, cioè il disegno preparatorio, che guidava i mosaicisti nel loro lavoro.
I mosaici sono molto belli ma non erano certamente preziosi come i piccoli pannelli di mosaico policromo che sono stati rinvenuti negli edifici nobili della Villa, riservati all'imperatore e alla sua corte, edifici che avevano anche pavimenti in opus sectile di marmi preziosi. Sono pannelli con tessere piccolissime di qualche millimetro, come
il celebre Mosaico delle Colombe rinvenuto nell'Accademia o altri con maschere sceniche rinvenuti nel Palazzo Imperiale,
I mosaici degli Hospitalia sono in bianco e nero, con tessere più grandi e quindi erano meno preziosi e costosi; a Villa Adriana vengono usati negli edifici secondari destinati al personale di rango come appunto erano gli Hospitalia e il Triclinio Imperiale, dove probabilmente alloggiavano i Pretoriani oppure i funzionari imperiali.
©Marina De Franceschini - Progetto Accademia