LA VILLA DI POPPEA A OPLONTIS (TORRE ANNUNZIATA, NAPOLI)
Questa grandiosa villa è stata scoperta nel Settecento e completamente scavata solo negli anni ’60. Fu costruita nel I sec. a.C., come provano gli affreschi di secondo stile, e poi ampliata diverse volte nel I sec d.C. con affreschi di terzo e quarto stile.
Danneggiata dal terremoto del 63 d.C., la villa era ancora in riparazione quando fu distrutta dall’eruzione del Vesuvio. Apparteneva alla Casa imperiale ed è stata attribuita a Poppea, moglie dell’imperatore Nerone.
Aveva tutti gli elementi tradizionali dell’architettura romana. Innanzitutto l’atrio con impluvium per raccogliere l’acqua piovana e raccoglierla in una cisterna sotterranea. Le pareti erano splendidamente affrescate con finte architetture: colonne con tralci dorati e gemme preziose, uccelli come il pavone. Si sono trovati i resti carbonizzati della porta in legno.
L’ampliamento del I sec. d.C. aggiunse un triplo portico attorno a una grande piscina, nella quale si scendeva con dei gradini. Sul portico si apriva un sontuoso triclinio pavimentato in opus sectile, con vedute prospettiche verso ambienti laterali affrescati. Vi sono bellissime “nature morte“, una con un recipiente in vetro pieno di limoni e un’altra con un cesto colmo di fichi.
La villa aveva anche un impianto termale privato, e quartieri di servizio destinati agli schiavi con una grandissima cucina. C’era anche un torcularium, cioè un torchio per la produzione di olio o vino. Si sono trovate le impronte delle radici degli alberi, che hanno permesso di ricostruire l’antico frutteto.
‼️ Una ‘seconda casa’ di gran lusso!