©MarinaDeFranceschini - Progetto Accademia
33 - EDIFICIO CON PESCHIERA O PALAZZO D’INVERNO
Descrizione
L’Edificio con Peschiera si articola su tre livelli diversi.
Il piano inferiore era in basso, sul livello del Ninfeo Stadio, sul quale si apriva con una serie di ambienti. Il piano intermedio è formato da un grande Criptoportico sotterraneo e ambienti sostruttivi; il piano superiore infine aveva un grande bacino d'acqua (detto Peschiera) circondato da un portico e numerosi vasti ambienti che si aprivano sul panorama verso il Pecile, l'Edificio con Tre Esedre ed il Ninfeo Stadio.
Il piano inferiore è stato chiuso a pubblico oltre vent'anni fa e non si può visitare. I suoi ambienti sono un po' più in alto rispetto al Ninfeo Stadio perché poggiavano sulle suspensurae del riscaldamento.
Vi si saliva dal Ninfeo Stadio con tre scale in corrispondenza degli ambienti PE2, 4 e 9.
Al centro del piano inferiore era la grande sala PE6, la cui volta crollata è stata rialzata con una anastilosi parecchi decenni fa.
Tutti gli ambienti si aprono verso il giardino del Ninfeo Stadio con grandi finestre ed erano pavimentati in opus sectile, tranne il corridoio sul retro PE10, che aveva pavimento in mosaico.
In uno di questi ambienti vi sono i resti di una calcara, cioè una fornace per bruciare i marmi e farne calce, in uso nella tarda antichità.
Il Criptoportico dell'Edificio con Peschiera
Dall'ambiente PE2 la scala PE12 sale al piano intermedio, dove è il grande Criptoportico. Anch'esso è stato chiuso una ventina di anni fa e non è visitabile pur essendo una delle strutture meglio conservate e più spettacolari della Villa.
Era formato da quattro corridoi PE29-32: il pavimento è interrato ma sui muri si vedono ancor tracce degli affreschi e numerose firme degli antichi visitatori.
Era illuminato da finestre a strombo che si aprono lungo i lati del corridoio PE35 che circonda la Peschiera PE37 del piano superiore, al quale si saliva dal corridoio PE32 con le scale PE33 e 34.
Il corridoio PE28 è molto importante perché vi si legge la firma di Francesco Piranesi con la data del 1741, epoca in cui rilevò la Villa per disegnare la sua Pianta Generale pubblicata nel 1781.
In PE25 è un altro ingresso per chi proviene dal Palazzo Imperiale ed un'altra scala PE26 che sale agli ambienti del piano superiore.
Su questo stesso livello si trovano gli ambienti PE13-20, che non sono mai stati accessibili ed ospitano le fornaci per l'impianto di riscaldamento.
La vasca PE37 dell'Edificio con Peschiera
Il piano superiore, infine, aveva ad est la grande vasca o Peschiera PE37 un tempo rivestita in marmo bianco. I muri esterni hanno nicchie semicircolari e rettangolari alternate, dove dovevano trovar posto delle statue.
La grande vasca è circondata da un camminamento più in basso, pavimentato in mosaico bianco, sul quale si affacciano le finestre a bocca di lupo che illuminano il Criptoportico sottostante.
Tutto intorno, su di un livello più alto, gira il portico PE35, pavimentato in opus sectile, con colonne e capitelli corinzi. I muri erano rivestiti di marmi, si vedono le tracce di grandi pannelli rettangolari.
Ad ovest è una serie di ambienti vasti e monumentali, tutti dotati di suspensurae per il riscaldamento invernale.
In PE39 e PE40 sono rimasti alcuni marmi dei pavimenti in opus sectile.
Nei grandi ambienti panoramici che si affacciano verso il Ninfeo Stadio restano solo i pavimenti inferiori in laterizi (sesquipedali) sui quali un tempo poggiavano le suspensurae cioè i pilastrini che sostenevano il pavimento vero e propio che doveva essere in opus sectile.
Sulle pareti si vedono le tracce di grandi riquadri e incassature per rilievi.
L'ambiente centrale PI56 era il più importante, e vi si godeva la vista panoramica dall'alto verso il Pecile.
Nell'ambiente PI52 sono quattro piccole latrine singole.
Frammenti di un pavimento in opus sectile
Destinazione d'uso
La ricchezza della decorazione con pavimenti in opus sectile, rivestimenti marmorei alle pareti, ambienti vasti e monumentali, vista panoramica e latrine singole indica che questo edificio faceva parte dei quartieri imperiali.
La presenza di un impianto di riscaldamento invernale, dato che non si tratta di un edificio termale, è un ulteriore elemento di lusso, e indica che l'imperatore vi soggiornava durante l'inverno.
Il Criptoportico a quattro bracci PE29-32 era in pratica una basis villae simile al Criptoportico con Volta a Mosaico.
Serviva come podio per sostenere il piano superiore dell'edificio e a raccordare il livello più basso e quello più alto dell'edificio. Nel contempo era un luogo fresco e riparato dove passeggiare d'estate.
L'Edificio con Peschiera era quindi l'abitazione privata dell'Imperatore e faceva parte della Residenza Imperiale. Abbiamo visto che l'Edificio con Tre Esedre ne costituiva l'atrio, il Ninfeo Stadio era il giardino interno; non poteva mancare un impianto termale, che infatti si trovava nelle Piccole Terme.
Visto dal basso, dal giardino del Ninfeo Stadio, l'Edificio con Peschiera ricorda molto il Palazzo del Palatino di Roma visto dal Circo Massimo.
Vedi n. 4 - La Residenza Imperiale di Villa Adriana nella sezione Scopri la Villa
VEDI:
Marina De Franceschini, Villa Adriana. Mosaici, pavimenti, edifici. Roma 1991, pp. 225-240 e 513-521.
Piranesi 1781; Winnefeld 1895; Gusman 1904; Kähler 1950; Aurigemma 1954; Dacos 1965; Salza Prina Ricotti 1972; De Franceschini 2006; Adembri-Cinque 2010; Guichard 2014; Lavagne 2014; Verdiani 2017.