©MarinaDeFranceschini - Progetto Accademia
Parte 4 - Rivestimenti parietali
Non esiste una pianta generale con l'indicazione dei vari rivestimenti.
La gerarchia dei rivestimenti parietali seguiva quella dei pavimenti.
Gli edifici di lusso riservati all’imperatore, pavimentati in opus sectile, avevano rivestimento in marmo alle pareti.
Nei quartieri secondari vi erano affreschi, mentre in quelli servili c’era solo intonaco, e non sempre.
L’unico studio completo è la Tesi di Dottorato di Caterina Ognibeni [2007] dell’Università di Trento, che si occupa di affreschi e rivestimenti marmorei e stucchi con disegni e fotografie.
4a - Affreschi
I pochi affreschi conservati devono essere analizzati, documentati e restaurati.
Negli anni ’60-70 diversi affreschi vennero staccati e montarli su pannelli, ad esempio quelli del Serapeo del Canopo ed altri delle Sostruzioni ovest del Canopo [FIG. 7], che rimasero per decenni accatastati nelle Grandi Terme e sono stati rimossi qualche anno fa per essere portati in qualche deposito.
Fig. 7 - Affresco al Canopo
Oltre al lavoro di Caterina Ognibeni sopra citato, vi sono alcuni articoli su affreschi in singoli edifici: Betori [2006], De Henau-Dupas 1983, Molle [2004], Neuerburg [1965], Sear [1977], Wirth [1929].
4b - Rivestimenti marmorei
Vi è un tentativo di classificazione dei rivestimenti parietali in marmo [Bruto Vannicola 1990], ma non è mai stato fatto uno studio sistematico.
In molti edifici, i fori delle grappe permetterebbero di ricostruirne lo schema ed il disegno.
L’unico studio recente è di Cinque e Lazzeri [2012] su alcune crustae parietali rinvenute nell’Edificio con Tre Esedre.
Altri meravigliosi intarsi marmorei erano esposti nell’ex Museo Didattico della Villa [chiuso da decenni] assieme ad una collezione completa dei vari tipi di marmo prezioso rinvenuti nella Villa.
4c - Stucchi, Mosaici e Tartari
Gli stucchi delle Grandi Terme [FIG. 8] sono stati disegnati fin dal Rinascimento, da Giuliano da Sangallo e altri disegnatori anonimi [De Franceschini 2016].
Fig. 8 - Stucchi alle Grandi Terme
I disegni pubblicati da Cameron [1775] e Ponce [1789] sono poco affidabili come ha dimostrato lo studio di Joyce [1989, 1890]. Gli stucchi sono stati illustrati anche da Penna [1831-1836], Gusman [1904] , Wadsworth [1924] e Mielsch [1975].
Lavagne [1973,a e 1973,b] ha studiato l’eccezionale soffitto in stucco d’epoca sillana del Criptoportico con Volta a Mosaico, chiuso al pubblico da vent’anni. Un nuovo articolo di Marina De Franceschini su quel soffitto è in corso di pubblicazione.
Molti stucchi sono inediti e non sono mai stati studiati e catalogati, né restaurati. Lo stesso vale per i tartari, che erano finte stalattiti fatte con «schiuma di travertino».
Nel 2002 l'Università di Trento con la prof. Mariette de Vos e Reda Attoui ha iniziato lo studio ed il rilevamento dei soffitti in stucco conservati in uno dei Casali della Palestra, pubblicati da Caterina Ognibeni [2006] e poi da de Vos e Attoui [2010]. Manca uno studio completo e sistematico.
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