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I VIAGGI DELL’IMPERATORE ADRIANO

   

Prima parte
Sappiamo dall’Historia Augusta che Adriano «era così amante dei viaggi che desiderava informarsi di persona su tutto ciò che aveva letto riguardo a tutte le parti del mondo». Cassio Dione racconta che l’imperatore «osservò e indagò personalmente assolutamente tutto» mentre Tertulliano riferisce che «voleva esplorare tutte le curiosità».

Adriano visitò le principali città e province di tutto l’impero per molti anni, come si comprende dalle bellissime mappe dei suoi viaggi create da Simeon Netchev per World History Encyclopedia.
 TESTO adriano - viaggio mappa 121-125 ITA.jpg

Adriano non viaggiò per puro diletto ma perché voleva rendersi conto personalmente dello stato dell’impero stesso, consolidarne i confini, comprendere le cause delle ribellioni, vigilare sulla disciplina ed efficienza dell’esercito.
Durante i suoi viaggi l’imperatore tesseva alleanze politiche per riaffermare ovunque la supremazia di Roma. Particolarmente significativa in proposito una sua statua colossale conservata nel Museo Archeologico di Istanbul (Turchia) che lo raffigura come uno spietato dominatore che con un piede schiaccia un suddito sottomesso.

Altrettanto importante era l’aspetto religioso dei suoi viaggi: potere politico e religioso a quel tempo erano indissolubilmente legati ed era di fondamentale importanza avere l’appoggio del clero e dell’aristocrazia locale. Adriano si fece iniziare ai Misteri eleusini, consultò l’oracolo di Delfi, restaurò o fece costruire nuovi templi che testimoniavano con la loro architettura la grandezza di Roma, soprattutto ad Atene.

Nel 117 d.C., quando divenne imperatore alla morte di Traiano, Adriano si trovava ad Antiochia. Invece di tornare direttamente a Roma allungò il percorso toccando il limes danubiano per negoziare la pace con il re della tribù sarmata dei Rossolani che minacciava la sicurezza dei confini. Attraversò la Cilicia e la Cappadocia per poi passare da Ancyra (l’attuale Ankara) e Juliopolis in Bitinia per giunger finalmente a Roma nel 118 d.C..

In base alle fonti antiche, alle monete e alle testimonianze epigrafiche si sono identificati tre lunghi viaggi dell’imperatore. Il primo durò al 121 al 123 d.C. quando si recò nelle province occidentali Gallia, Germania, fino alla Britannia. Durante il secondo viaggio (123-125 d.C.) visitò invece le province orientali e così pure nel terzo, fra il 128 ed 134 d.C..

In quegli stessi anni iniziò la costruzione della Villa Adriana di Tivoli, come sappiamo dai bolli laterizi che in stragrande maggioranza si datano all’anno 123 d.C., segno che l’imperatore aveva ordinato un’enorme quantità di laterizi per edificarla.  Nel 125 d.C. la Villa doveva essere quasi completata, perché in quell’anno Adriano scrisse una lettera agli abitanti di Delfi dalla quale si deduce che la Villa era già in funzione come residenza imperiale.

Primo viaggio: 121-125 d.C.
Nel 121 d.C. Adriano partì per il primo grande viaggio, che durò fino al 125 d.C.

Iniziò visitando la Gallia, in particolare Massalia e Lugdunum (oggi Marsiglia e Lione in Francia) per poi proseguire fino a Mogontiacum (Mainz) che era la capitale della Germania superiore dove ispezionò i presidi militari lungo le frontiere del Reno del Danubio, visitando anche la Rezia ed il Norico.

Viveva e mangiava assieme ai soldati (come aveva fatto prima di lui Tiberio) ed il suo scopo era mantenere la disciplina fra i soldati con precisi programmi di addestramento, che in fondo erano i lavori "veri o inventati" di cui si lamentavano i legionari rivoltosi della Pannonia, come sappiamo da Tacito.

Viaggi di Adriano Sounion 02 ITA.jpg
Adriano si recò quindi in Britannia per fronteggiare le rivolte delle popolazioni celtiche e rafforzare i confini come sappiamo dall’Historia Augusta: «Adriano fu il primo a costruire un muro lungo 80 miglia, da mare a mare per separare i barbari dai Romani», si tratta del celebre Vallo di Adriano, una delle più grandi fortificazioni di tutti i tempi, con accampamenti, torri e mura.

Nel 122 d.C. tornò in Gallia e raggiunse Tarraco (Tarragona, Spagna), ma fu costretto a partire per fronteggiare la minaccia dei Parti, evitando la guerra grazie alla diplomazia. Visitò la Cappadocia, il Ponto e la Galazia per arrivare in Bitinia (dove conobbe Antinoo). In seguito visitò Nicea e le principali città dell’Asia, cioè Cizico, Ilio, Pergamo, Smirne ed Efeso (oggi in Turchia).  
Trascorse l’inverno del 124/125 d.C. ad Atene, visitò il Peloponneso e in particolare Argo e Sparta per poi recarsi a Delfi dove consultò l’oracolo. E finalmente fece ritorno a Roma.

VILLA ADRIANA. ARCHITETTURA CELESTE. I SEGRETI DEI SOLSTIZI. NO SPESE SPEDIZIONE Per saperne molto di più... VILLA ADRIANA. ARCHITETTURA CELESTE. I SEGRETI DEI SOLSTIZI. NO SPESE SPEDIZIONE Per saperne molto di più...

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