©MarinaDeFranceschini - Progetto Accademia
39 - SOSTRUZIONI DEL PRETORIO
Descrizione
Le Sostruzioni del Pretorio arginavano la collina ad est del Canopo. Al piano superiore era un Padiglione panoramico dal quale la vista spaziava Descrizione
Queste imponenti sostruzioni, simili alle Cento Camerelle, servivano ad arginare la rupe rocciosa sul lato nord della Spianata del Pretorio e a sostenere il Padiglione Panoramico del Pretorio che su quella Spianata si affacciava.
C'è un robusto muro di contenimento verso il terrapieno al quale sono collegati diversi muri perpendicolari disposti a pettine, che fungevano da contrafforti.
Ambiente delle Sostruzioni con le mensole per i soppalchi
Gli spazi fra i contrafforti, lunghi e stretti, sono stati divisi in due da tramezze trasversali, ottenendo due file di ambienti, segnati in pianta con i nn. 1-2. Davanti ad essi è un portico n. 3.
L'altezza di circa 15 m è stata sfruttata con soppalchi in legno che poggiavano su mensole di travertino ancora visibili, in modo da suddividerla in tre piani diversi.
In tal modo vennero creati numerosi ambienti ai quali si accedeva con un grande vano scala in forma di torrione A, con varie rampe di scale in laterizio e pianerottoli che davano accesso a ballatoi esterni ricavati all’interno del portico n. 3.
all’interno del portico n. 3.
In B è invece la scala proveniente dal Criptoportico delle Grandi Terme che portava al Padiglione Panoramico del Pretorio, con un percorso separato.
In alcuni ambienti laterali n. 4 si vedono pavimenti in opus spicatum; le pareti erano intonacate. Questi in pratica si collegavano con il Laboratorio degli Artigiani n. 38.
Veduta delle Sostruzioni del Pretorio, in fondo il vano scala A
Destinazione d'uso
Le Sostruzioni del Pretorio erano destinate ad alloggiare gli schiavi, analogamente alle Cento Camerelle, che hanno la stessa struttura con soppalchi e muri a pettine.
La modestia delle decorazione ed i pavimenti in opus spicatum indicano che apparteneva ai quartieri servili della Villa.
Le Sostruzioni servivano ad arginare la rupe ed il banco tufaceo della Spianata del Pretorio, che si trova 15 m circa più in alto, e sulla quale sorgeva il Padiglione Panoramico del Pretorio n. 40.
VEDI: Marina De Franceschini, Villa Adriana - Mosaici, pavimenti, edifici. Roma 1991, pp. 532-536 con bibliografia precedente
Raspi Serra - Themelly 1993; Guidobaldi 1994; Lolli Ghetti 1994; Bergamo 2014.