Dietro al Canopo, su di un livello più alto di diversi metri, si trova il Ninfeo Sopra al Canopo, che non è mai stato aperto al pubblico.
È stato scavato negli anni ’80 da Andreae e Ortega, ma lo scavo è stato pubblicato solo in un breve articolo.
Lo scavo ha rinvenuto le impronte di un pavimento in opus sectile nella sala centrale, ha messo in luce le pareti con mensole marmoree.
Ha un grande ambiente principale semicircolare, decorato con una nicchia centrale più grande fiancheggiata da sei nicchie semicircolari e rettangolari alternate.
Ai lati sono due ambienti rettangolari che danno accesso a due piccole latrine singole absidate.
Verso ovest l’edificio ha un corridoio che termina contro il muro di contenimento della Spianata dell’Accademia che era anche collegato al percorso sotterraneo che da Roccabruna andava all’Accademia, documentato da Piranesi.
Verso Est, invece, è collegato con un edificio rettangolare ed una scala che saliva alla Spianata del Pretorio.
Veduta del Ninfeo sopra al Canopo
Destinazione d’uso
La presenza di pavimenti in opus sectile e di latrine singole indica che l’edificio apparteneva ai quartieri imperiali.
Alla luce dei pochi dati disponibili possiamo solo dire che era uno dei tanti padiglioni/ninfei che decoravano i giardini della Villa e che era un punto d’accesso sorvegliato per salire dal Canopo alla Spianata del Pretorio che era collegato anche alla rete dei percorsi sotterranei di servizio.
Andreae-Ortega 1989; De Franceschini Marras 2010; De Franceschini 2012